Islanda Estate 2018, Giorni 6 e 7: pioggia, Perlan e altro Yoga a Reykjavik
Quando si parla di tempo brutto in posti – per loro natura – freddi come questo, ci si aspettano temperature artiche impressionanti, gelo, acquazzoni e tempesta.
Ok, è giugno (quasi luglio ormai), ma come tutti i posti di montagna, il concetto di freddo qui è molto più asciutto e piacevole di un inverno sul lungomare italiano con l’umidità a cavallo tra una vertebra e l’altra.
Con i suoi 10/14 gradi spesso si può stare fuori senza giacca e se c’è un po’ di sole quasi ti viene voglia di togliere anche la maglia.
Il problema vero è quando si sveglia il vento (e questa pioggerellina scemina che sembra che non piove e poi sei zuppa): ci sono giorni in cui all’improvviso da sole sole sole diventa vento vento vento e non puoi più uscire di casa quasi, i bambini giocano a prendere letteralmente il volo con le giacche a mo di ali sotto le montagne, ed è esattamente quello che è successo in questi due giorni.
Non avevo comunque intenzione di venire in Islanda a fare il tour de force, detta tra noi, quindi un po’ di casa e tempo lenti era cosa ben gradita sin dal giorno 1.
Le cose da fare con questo tempo in un posto così sono secondo me riassumibili in: sport al chiuso, musei/monumenti, pub e ristoranti. Ed è esattamente quello che abbiamo fatto.
Yoga: @soliryoga
Pub: @cafepetitee
Museo (con planetario all’ultimo piano): @perlanmuseumiceland
Non al chiuso ma zona da vedere: Grotta (l’isola di Reykjavik ma può capitare che non sia più raggiungibile a piedi perché la strada è sommersa dall’oceano)
Cena (con squalo, per chi gradisce): @geysirbistro Reykjavik