Islanda, Estate 2018
Dopo diversi mesi di attesa sto finalmente arrivando in Islanda, luogo da favola da sempre in cima alla mia wishlist di viaggio e dove il mio ragazzo ha accettato di venire a vivere per giocare a calcio 3 mesi fa (esattamente il tempo da cui non lo vedo).
Trovare il volo è stato abbastanza facile e devo dire anche economico, più economico di quanto pensassi. È vero che optando per la scelta delle low cost tanto quanto scende il prezzo tanto aumenta il tempo di viaggio, ma il più è lo scalo a Londra, che è obbligato quasi per tutti ad eccezione di Norwegian e poche altre che fanno scalo ad Arlanda, a Stoccolma.
Cercando i voli mi sono anche imbattuta in questa stupenda idea di Icelandair, la compagnia di bandiera nazionale islandese: con lo Stopover se fai scalo in una traversata dell’oceano ti fanno stare in Islanda fino a una settimana con una serie di immancabili mete per far scoprire il loro bellissimo paese. La dice già lunga sulla cultura di questo posto.
Altra grande particolarità di quest’anno è che la Nazionale islandese si è qualificata e ha giocato diverse partite ai Mondiali di Calcio 2018, e chiaramente questo aspetto è stato super vissuto in tutta la nazione: al grido di Uh! e Afram Island! sia i cittadini che i turisti si sono riversati in strada per sostenere questo evento epocale (è la prima volta nella loro storia!).
Ovviamente come sempre ho portato così grande fortuna al paese ospitante che sono usciti dai Mondiali durante l’unica partita che ho visto in piazza a Reykjavik (mi sa che sono io).
L’auto a noleggio (se non disponete di un’auto lì per altri ragioni, tipo noi dato che lui vive lì e ha la macchina) sarà sempre la via migliore per visitare questo paese. Il road trip è parte integrante della bellezza e delle cose da fare, per cui decidiamo di boicottare apertamente i bus turistici e ci armiamo di benzina, cibo spazzatura e mappette di carta – ok, era Waze, ma cambia poco 😀
Il paesaggio naturale che ti conduce alle varie tappe è pieno di lavanda, credo di aver capito che è l’unica pianta colorata che può sopravvivere a temperature bassissime (e crescere su un terreno fatto di lava).
Questo è più o meno quello che alla fine è stato il nostro itinerario di viaggio (i vari articoli sono linkati nell’elenco):
Ma che bello!! Sei stata simpatica, divertente, esplicativa! Ora so tutto dell’Islanda e ho proprio voglia di visitarla!!