Estate 2018, Giorno 1, Islanda Golden Circle
Una delle tappe immancabili di qualsiasi giro in Islanda è il Golden Circle, il Cerchio d’Oro: grazie ad un percorso di qualche centinaio di chilometri partendo da una località vicino Reykjavik, ci si immerge in poche ore in tutta l’islandesità di questo posto, in tutta la manifestazione energetica della natura, motivo per cui la maggior parte delle persone decide di scegliere questo isolotto nell’Atlantico come meta di viaggio.
È molto divertente vedere come durante il giro del Cerchio d’Oro ci si ritrovi di tappa in tappa con le stesse automobili parcheggiate nei vari punti dedicati: essendo un’esperienza immancabile è molto facile che quasi tutti lo facciano in un solo giorno, anche se ogni tappa potrebbe meritare la sua giornata dedicata.
Le tappe corrispondono grossomodo alle principali particolarità di quest’isola:
- Il parco Nazionale di Pingvellir e la separazione tra Eurasia e America
- I geyser a Geysir
- Il Vulcano Kerid
- Le cascate di Gullfoss
- EXTRA Golden Circle: un bagno caldo a Reykjadalur
Per costruire questa guida ho utilizzato la Lonely Planet sull’Islanda (ne compro sempre una quando decido di lanciarmi in una nuova avventura), qui quella che ho preso io au Amazon (con la spedizione free).
Il parco Nazionale di Pingvellir
Nel Golden Circle o Cerchio d’Oro, il parco naturale di Pingvellir (o Thingvellir) è una delle prime tappe sia per la vicinanza con la capitale sia per la quantità di diversità che la caratterizza. Si inizia il percorso a piedi di qualche chilometro partendo da una bellissima cascata, non troppo affollata neanche d’estate.
Il rumore dell’acqua sovrasta ogni cosa e anche se il tempo non è dei migliori non riesco a trattenere un grande WOW non appena arriviamo sotto.
Da qui ci si sposta a piedi in un sentiero dentro una crepa tra le montagne: non è altro che la linea di divisione tra Eurasia e America.
La dorsale medio atlantica, la catena montuosa sotto il livello del mare che divise i continenti, ha l’enorme particolarità di emergere in questo parco ed è quindi possibile camminare letteralmente toccando con una mano un continente e con l’altra l’altro.
Il geyser Geysir
La seconda tappa del Golden Circle è sicuramente lui, il geyser. Dal momento in cui compri il biglietto per partire per questo viaggio davanti ai tuoi occhi compare un’immagine precisa, potente e anche un po’ spaventosa: un geyser che ti esplode a pochi centimetri di distanza.
Ecco, il primo dei due geyser presenti nel golden circle si chiama proprio Geysir: in effetti, per essere precisi, è il più antico geyser del mondo.
La parola stessa geyser deriva dal suo nome, che a sua volta deriva dalla parola gjosa, il verbo islandese che significa eruttare.
Le cascate di Gullfoss
La terza tappa del Cerchio d’Oro in Islanda è una delle cascate più potenti (energeticamente) d’Europa e si trova a Gullfoss.
La prima cosa strana non appena si intraprende il percorso dal parcheggio è che stiamo scendendo in basso, parecchio: solo il mio cervello aveva deciso che le cascate si trovano solo in cima alle montagne o c’è qualcun altro che aveva questo pensiero in testa?
Lo spettacolo naturale di questo posto arriva piano piano, un pezzetto alla volta: il cratere in cui cade l’acqua, poi la seconda cascata, poi la prima fino ad arrivare completamente zuppi in cima al punto più alto e ammirare la forza che solo la natura può generare.
Sono qui da poche ore in verità, diciamo 15/16 ore, ma questo posto, così come il geyser, mi hanno già fatto staccare con il cervello dalla mia routine romana di casa/lavoro. E ogni volta penso: ma sono davvero fatta per questo? Siamo tutti davvero fatti per vivere così, alla continua ricerca di balance nelle nostre vite, invece che di felicità?
Il vulcano Kerid (che è un lago)
Quarta e ultima tappa dell’essenziale del Golden Circle in Islanda è Kerid.
Questo cratere, lago craterico vulcanico, ha la particolare caratteristica di avere un colore acquamarina, per via dei minerali nel terreno, e la terra rossa tutto intorno. Mi sembra per un momento di vivere un flahsback degli Emerald Lakes in Nuova Zelanda, ed in effetti n generale tutta questa terra mi ricorda moltissimo quell’incredibile viaggio alla scoperta dei colori.
Ho letto da qualche parte che per via dell’acustica eccezionale di questo posto, Bjork ci ha tenuto un concerto, non esistono prove del fatto però. Quello che invece esiste è la possibilità di tornare qui d’inverno per vedere l’Aurora Boreale:
Incredible time-lapse video of Northern Lights in Iceland
This incredible time-lapse video of the Northern Lights was shot at Kerid crater in Iceland
Pubblicato da CNN su Martedì 7 marzo 2017
EXTRA Islanda Golden Circle: il bagno caldo in montagna a Reykjadalur
Siamo in vacanza quindi carichi di molte più energie rispetto a quante ne avremmo nella stessa situazione a casa nostra, decidiamo di concludere questo primo incredibile giorno in Islanda in costume, con una birra ghiacciata in mano, dentro una delle sorgenti calde naturali, altra cosa per la quale è molto famosa quest’isola.
Arriviamo in macchina ai piedi della montagna che svetta dietro la capitale e, dopo aver lasciato la macchina, ci incamminiamo a piedi per le montagne. Il tempo è buono, ed essendo ormai estate c’è sole per tutte le 24 ore, motivo per cui io non realizzo se non a metà cammino, dopo circa 40 minuti in salita, che sono le 21 passate: se non guardi l’orologio la giornata potrebbe non finire mai, e soprattutto non vivere mai quel senso di colpa per cui è buio da ore, domani si lavora, e quindi sbrigati ad andare a letto anche se non ne hai voglia.
Che razza di scemenza di vita che decidiamo di fare certe volte, veramente.
Dopo circa un’ora e mezza di cammino, tra gole e cascate (stupendo) si arriva in questo ruscello, alle hot springs (sorgenti/ruscello caldo) di Reykjadalur, per finire la giornata in ammollo con in costume e dare veramente il via alle vacanze.