Come, quando, perché si scrive, si compone, si dipinge?
Si sa che Victor Hugo comprò una bottiglietta d’inchiostro, si chiuse in casa, finì insieme inchiostro e Notre Dame de Paris; Balzac passò una notte alla scrivania, gli domandarono cosa avesse scritto : “Ho messo una virgola”, disse. Poe e Jack London scrivevano in stato di completa ubriachezza, Baudelaire fiutava cocaina. Proust si chiudeva in una camera foderata di sughero, completamente isolato dagli schiamazzi del mondo e Alfieri, si sa, si faceva legare alla sedia. Cole Porter disse che la sua musa ispiratrice era il suo agente che gli imponeva drasticamente di consegnargli una canzone prima di sera. Salvador Dalì ha detto: ” Quando vedo un assegno mi viene subito l’ispirazione”.
Forse lo sceneggiatore, fatte le debite proporzioni, è un po’ Alfieri, Porter e Dalì. Ma in Viale del Tramonto (Sunset Boulevard) di Billy Wilder, John Gillis ( William Holden) – uno dei rari sceneggiatori he appaiono nei film – dice:
” Che ne sa il pubblico degli scrittori di cinema? Pensa che sia tutto merito degli attori e dei registi…”